Chi è il podologo? Di cosa si occupa?
Sembrano domande dalla risposta scontata, ma siamo proprio sicuri di sapere cosa fa effettivamente un podologo?
Quali patologie e quali problemi sono di sua competenza?
Fin dove si spinge il suo campo d’azione?
Cosa sappiamo del podologo
La prima cosa che ci viene in mente pensando ad un podologo è il piede nella sua complessità, nella sua meccanica e le relazioni inevitabili con postura e arto inferiore.
Se proviamo dolore nell’ appoggiare l’ avampiede o se abbiamo un fastidio a livello del tallone, sappiamo con sicurezza a chi rivolgerci.
Il podologo effettivamente si occupa di tutte le condizioni patologiche del piede e delle sue strutture siano queste articolari, cutanee, ossee, muscolari, tendinee.
Ogni volta che si presenta un sintomo, un fastidio, un dolore c’è una condizione di rischio o comunque abbiamo un campanello d’allarme.
è poi fondamentale la visione d’insieme e saper studiare il piede rispetto al resto del corpo: un buon podologo deve saper collegare ciò che accade nel piede col “sistema corpo”.
Vedere come cammina un paziente, come appoggia, cosa accade al di sopra del piede quando siamo in piedi o quando camminiamo; valutare poi se intervenire con ortesi digitali o ortesi plantari su misura e personalizzati per il singolo caso clinico.
L’altra informazione che ormai è alla portata di tutti grazie alla crescente ricerca e al ruolo sempre maggiore che la figura del podologo sta assumendo nel tempo, è che le problematiche e le patologie del piede non sempre si riflettono solo a livello del distretto del piede o della caviglia.
Il nostro corpo è una macchina non banale, perfettamente coordinata: un sintomo può rimanere localizzato nel piede per mesi ma essere espressione di altro o viceversa !
Mal di schiena, dolori articolari, tensioni muscolari e addirittura mal di denti, cervicali, possono essere cause o conseguenze di un errato appoggio del piede, che manifesterà continui adattamenti e compensazioni.
Questo porta a strette collaborazioni tra le varie figure professionali specializzate.
Ad integrazione della valutazione podologica, il podologo effettua anche:
– valutazioni biomeccaniche e/o valutazioni posturali per individuare deformità o disfunzioni, capire perché un piede appoggia in un modo e l’altro lavora diversamente, capire l’incidenza che questo ha nel complesso della nostra struttura.
Cosa non sappiamo del podologo
Il podologo non è solo questo!
Il mondo della podologia è più ampio di quello che pensiamo, ma oggi non c’è ancora sufficiente informazione che ci porti a rivolgerci a queste figure professionali per problematiche che non riguardano direttamente la struttura del piede/caviglia.
Campo di indagine della podologia è anche, e soprattutto, l’ambito dermatologico del piede, con tutte le patologie cutanee e ungueali che lo riguardano e che possono manifestarsi nel corso della vita: si parla infatti di podologia dermatologica.
Callosità, verruche plantari, unghie incarnite, unghie ispessite e deformi, cheratosi plantari, elomi e infezioni di origine batterica o micotica, ulcerazioni del piede, ragadi e fissurazioni del tallone sono tutte problematiche che ricadono nell’ambito di competenza del podologo.
Della podologia dermatologica non si ha ancora abbastanza conoscenza e quando si manifestano una o più delle patologie sopra elencate, si tende a considerare il problema da un punto di vista estetico rivolgendosi più probabilmente a centri estetici.
Il podologo è una figura professionale altamente specializzata anche in queste problematiche e può affiancarti ed aiutarti nel processo di guarigione, fornendo preziosi consigli ed indicazioni per non incorrere nuovamente nel problema:
le patologie dermatologiche spesso sembrano irrisolvibili perché tendono a ripresentarsi ciclicamente e se non affrontate nella maniera corretta possono diventare un vero e proprio disagio.
Affidati ad un podologo!