Trattamento Unghia incarnita

unghia incarnita

L’unghia incarnita è una delle patologie più frequenti in campo podologico.
Può interessare qualsiasi fascia di età, frequente sia nel genere femminile che in quello maschile, e potenzialmente ogni lato di ogni dito del piede potrebbe soffrirne. E’ una patologia che può diventare cronica.
Tendenzialmente è l’alluce, il primo dito del piede, il più colpito.

Spesso nel mondo della medicina viene sottovalutata come patologia, perchè il problema interessa un “semplice” o “banale” dito del piede; purtroppo viste le invalidanti conseguenze e il dolore acuto che può recare ai nostri pazienti, possiamo dire con sicurezza che non è così.
L’errore più semplice da commettere è non darle il giusto peso.
Ci sono infatti pazienti adulti o anziani addirittura, che ne soffrivano da quando erano bambini, pazienti che hanno subito molte operazioni senza ottenere risoluzione e pazienti che hanno subito asportazioni totali della lamina ungueale.

Che cosa fare in presenza di unghia incarnita del piede?
Sicuramente il primo step consiste nell’effettuare una visita podologica per valutare la storia del paziente, se siamo di fronte quindi ad una condizione cronica o appena iniziata, la forma e l’anatomia del complesso ungueale, lo stato attuale dell’unghia e dei suoi tessuti (ci sono callosità o granulomi o fuoriuscita di pus).

Unghia Incarnita di I°

In questo primo stadio di solito il dito si presenta infiammato a livello di un canale ungueale, il paziente ha dolore allo sfregamento, a volte anche durante la deambulazione e in alcuni casi presenta fastidio notturno (peso delle lenzuola sulla zona).
Il trattamento podologico consiste nel rimuovere in maniera non invasiva la porzione di lamina che si è incarnita e in una successiva valutazione della ricrescita ungueale; a questo primo intervento infatti, potranno seguire alcuni tagli secondari dell’unghia per correggerne l’inclinazione al fine di evitare recidive.
In parallelo è fondamentale anche l’educazione terapeutica da trasmettere al paziente riguardo al taglio corretto dell’unghia, la scelta delle calzature, la valutazione dell’appoggio del piede.

Unghia incarnita di II° o III°

In questa fase il paziente presenta un dolore costante in ogni fase della giornata, difficoltà nel deambulare o nel portare una scarpa chiusa, possono esserci infezioni acute nel solco ungueale con fuoriuscita di pus e nei casi più avanzati presenza di “granuloma reattivo” ovvero di una “massa cutanea” caratterizzata da notevole crescita vicino all’area di incarnimento.
Il granuloma può essere sia morbido che rigido, ed è una tumefazione ricca di capillari che facilmente sanguina, ha una rapida evoluzione in accrescimento e nei casi più gravi può ricoprire più della metà dell’unghia.

Di solito in queste due condizioni, il trattamento podologico non ha dato risoluzione, ci sono state recidive in tempi brevi oppure l’unghia si è da subito presentata in forma grave.
Ecco, in questi casi è necessario un intervento podoiatrico dove si elimina definitivamente la porzione di unghia che si è incarnita, devitalizzando poi la matrice del lato interessato. La matrice ungueale è lo strato germinativo da cui nasce l’unghia.
E’ un intervento rapido, indolore (previa anestesia locale effettuata dal Medico di riferimento), con un alto tasso di successo.
Non vengono applicati punti di sutura e si cammina da subito con la proprio scarpa; il paziente dovrà solamente effettuare una semplice medicazione quotidiana e sottoporsi a visite di controllo ogni 7-10 giorni. A distanza di circa 30 giorni si ha una guarigione completa dell’area trattata.

Tale intervento costituisce ad oggi il “gold standard”, ovvero la migliore pratica clinica nel trattamento dell’unghia incarnita grave o recidivante.

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