Camminare a piedi nudi, rischi e benefici

Quando un bambino impara a camminare, ai genitori viene detto di lasciare che questo processo avvenga in modo naturale e con i piedi nudi. Questo perché le scarpe possono influenzare il modo in cui il bambino utilizza i muscoli e le articolazioni del piede.

Inoltre i bambini ricevono un naturale feedback dal suolo quando camminano scalzi migliorando sempre più la loro propriocezione (oltre che la consapevolezza del loro corpo nello spazio).

Ma appena il bambino cresce, infiliamo immediatamente i suoi piedi nelle scarpe e ci dimentichiamo di questi benefici.

Ecco perché lasciare che i nostri piedi siano liberi, almeno qualche ora a settimana, non è per forza una brutta idea.

VANTAGGI

Sicuramente un aspetto positivo può essere quello di entrare direttamente in contatto con superfici differenti come la sabbia, un prato, un giardino, ma se non ne avete la possibilità potete farlo anche a casa vostra, sopra il pavimento in legno o in mattonelle.

I benefici: 

– migliora l’equilibrio, la propriocezione e la consapevolezza del corpo nello spazio;

– stimola la meccanica del piede e dell’arto inferiore;

– stimola la forza e la stabilità dei muscoli e dei legamenti;

– favorisce il ritorno venoso, dovete sapere infatti che a livello della pianta del piede esiste una struttura anatomica che si chiama “Suola di Lejars”, una sorta di pompa naturale che può essere spremuta ed attivata ad ogni passo;

– permette all’organismo di eliminare con maggiore facilità grassi e tossine riattivando il metabolismo;

Ma attenzione: 

– cerca sempre di camminare in un area “pulita” in modo da non esporre i tuoi piedi a rischio di microlesioni, tagli o traumi, questa inoltre è una condizione fondamentale per i pazienti diabetici chiaramente;

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